IMMAGINI POETICHE ed IMMAGINI FOTOGRAFICHE in SIMBIOSI ESPRESSIVA ..

Qualche cenno sulle nozioni di base della fotografia e qualche considerazione personale per utilizzare in breve tempo e creativamente questo affascinante strumento espressivo.

mercoledì 3 dicembre 2014

Il rapporto tempo diaframma..

Il rapporto che intercorre tra il tempo, impostato nella fotocamera, e l'apertura focale, impostata nell'obbiettivo, è alla base della realizzazione fotografica.
Sia con le vecchie macchine analogiche che in quelle moderne digitali i concetti da tenere a mente sono gli stessi : il diaframma è l'equivalente di una porta dalla quale può entrare la luce..questa porta è presso che circolare e dal diametro variabile .. se molto aperto (quasi il diametro dell'obbiettivo) entrerà molta luce se molto chiuso (poco piu che la punta di uno spillo) ne entrerà poca..tra i due estremi una certa quantità di posizioni intermedie.
I valori vanno da f 1,4 (apertura considerata normale ai tempi dell'analogico ed ora, invece, riservata solo ad obbiettivi molto qualitativi) cioè tutto aperto..a f 22, cioè tutto chiuso.





















La struttura meccanica che delimita l'apertura alla luce è composta da lamelle metalliche che scorrendo su se stesse si posizionano in modi diversi creando un foro via via piu stretto o piu largo.
Maggiore è il numero delle lamelle e piu simile ad un cerchio sarà il foro..minore è il numero e piu simile ad un pentagono o ad un esagono irregolari sarà il foro soprattutto alla aperture maggiori.


La luce che attraversa una forma regolare (il piu vicina possibile a quella circolare) produrrà una immagine qualitativamente migliore.
Questo significa che gli otturatori degli obbiettivi piu economici avranno meno lamelle di quelli piu qualitativi e costosi.


Significa anche che la vera differenza di qualità viene messa in risalto alla grandi aperture, mentre a diaframmi piu chiusi la differenza è meno avvertibile.
Questa caratteristica si aggiunge a quella della diversa resa qualitativa delle lenti tra la zona centrale (generalmente buona anche in obbiettivi economici) e  quella esterna (altrettanto buona solo in obbiettivi ben progettati ed ottimizzati).
In sostanza, per un uso in normali condizioni luminose (all'aperto ritraendo panorami o persone in situazioni non particolarmente dinamiche) un obbiettivo economico non farà troppo rimpiangere la qualità di uno piu performante..!



Bene veniamo ora al tempo..se il diaframma è paragonabile alla dimensione della porta attraverso la quale passa la luce.. il tempo impostato rappresenta la quantità di tempo, appunto, che la porta rimane aperta..piu sarà lungo questo lasso di tempo e piu luce avrà la possibilità di passare.

I tempi impostabili vanno generalmente da qualche secondo a frazioni di secondo cioè 1/2 di secondo, 1/8, 1/15 e via via sino ai velocissimi 1/2000, 1/4000 ecc.
Sono indicati nella rotella dei comandi vecchio stile con i soli numeri ..15, 30, 60, 125, ecc.
Generalmente l'uso della fotocamera a mano libera può essere fatto con tempi che non siano inferiori ad 1/30 per obbiettivi corti ( Grandangoli e normali ) e via via piu veloci ( 1/60, 1/125, ecc.) per quelli lunghi.

Le confezioni delle pellicole contenevano un foglietto di istruzioni in cui veniva proposto di scattare ad un 125°..un tempo intermedio che consentiva foto non mosse (con gli obbiettivi standard montati sulle fotocamere) ed al contempo una forbice di aperture focali che garantivano l'uso della parte migliore della lente, quella centrale.
Col passare del tempo e l'innalzarsi della sensibilità delle pellicole, il tempo standard proposto è salito ad 1/250 e ad 1/500.



Ancora oggi con quelle impostazioni otterremo dei buoni risultati nel 90% dei casi..!
Ma, un tempo, era già un notevole risultato la semplice riuscita della foto..!
Le esigenze del fotografo evoluto sono diverse e la gestibilità del rapporto diaframma/tempo permettono, per esempio, l'uso di tempi molto corti ( permessi da diaframmi molto aperti) per fermare il movimento dinamico o sfocare volutamente lo sfondo dietro il soggetto..oppure, al contrario, diaframmi molto chiusi (permessi da tempi non troppo veloci) per mantenere a fuoco sia i soggetti in primo piano che lo sfondo.. tutto ciò nella medesima situazione di luce.